Progetto Di Vita E Disabilità : Novità Normative- OTR Ortopedia Skip to content

Progetto di vita e disabilità : novità normative

Progetto di Vita e Disabilità : Novità Normative

PAROLA ALL'ESPERTO

Ad Aprile 2024 è stato approvato in Consiglio dei Ministri l’ultimo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità (L.227/2021), che definisce la condizione di disabilità, introduce l’accomodamento ragionevole, riforma le procedure di accertamento e la valutazione multidimensionale per l’elaborazione e l’attuazione del “Progetto di vita”  individuale e personalizzato.

Secondo quanto previsto dal testo del D.Lgs.,tra le 9 città selezionate per la sperimentazione del nuovo sistema c’è anche Catanzaro (insieme a Brescia, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste).
Tale fase dovrebbe occupare l’intero 2025, con l’obiettivo di rendere pienamente operative le nuove modalità dall’inizio del 2026 in tutti i comuni italiani.

Piervincenzo Panzarella, componente del Consiglio Direttivo nazionale di CONFAD (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità) ed invitato da CONFAD all’Osservatorio Nazionale sulla disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha di recente evidenziato che : -Questa è una grande opportunità per le famiglie Catanzaresi, che da sempre anelano servizi e progetti dedicati ai loro familiari con disabilità, servizi spesso inesistenti o in forte ritardo rispetto alle altre regioni d’Italia, per la mancata adesione ai bandi regionali e per la generalizzata convinzione che il “sociale” non rientri tra le priorità della nostra Calabria-.
Adesso serve uno scatto d’orgoglio collettivo : ognuno di noi nel proprio ruolo e nella propria funzione deve dare il meglio di sé; dai nostri territori possiamo dare esempi virtuosi di proattività e capacità professionali che di certo non mancano. Noi di CONFAD saremo attentissimi e vigili affinchè i dettami legislativi siano rispettati”.

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Che cos'è il Progetto di Vita?

La Legge n. 328/00 (“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”) prevede la predisposizione di un progetto individuale per ogni “persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva (art. 3 L. 104/92)” che abbia come obiettivo la piena integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare dell’individuo.
Il progetto individuale, o progetto di vita, dev’essere quindi un documento capace di descrivere la persona nella sua complessità, nelle sue fragilità e capacità, nelle sue interazioni con i diversi ambienti di vita. È come un vestito su misura: si aggancia ai desideri e alle aspirazioni personali e descrive le risorse che concorrono alla realizzazione di una vita piena.

E raccoglie le indicazioni della famiglia e della piùampia rete di prossimità, oltre a quella dei professionisti coi loro diversi profili(educativi, sociali, sanitari).


Per quanto riguarda la sotenibilità economica del progetto di vita individuale, le amministrazioni locali sono obbligate ad attuarlo quando venga richiesto dalle famiglie interessate, a prescindere dalle risorse finanziarie a disposizione.
Lo stesso Panzarella aggiunge “una recente sentenza ha condannato l’amministrazione comunale di Vibo Valentia a risarcire una famiglia con 30.000€ proprio perché l’ente non è riuscito a rispondere alle richieste delle famiglia.
Quindi che stiano in guardia le amministrazioni locali perchè con questo precedente potrebbe aprirsi un varco incredibile!”

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