Con la supervisione di Gaetano Ieraldi – Tecnico Ortopedico.
Le ortesi assumono una connotazione ed una funzione diverse in relazione a chi le indossa e al tipo di richiesta. Possono essere create e fabbricate su misura, come siamo soliti fare nei nostri laboratori.
Cosa intendiamo per ortesi?
L’ortesi è un dispositivo medico, una sorta di tutore, un’apparecchiatura ortopedica, uno strumento aggiuntivo esterno il cui utilizzo può essere di aiuto per il paziente che è affetto da una particolare patologia, ha fini riabilitativi per chi ha subito un trauma in seguito per esempio ad un incidente, ma anche scopi preventivi, correttivi e di supporto garanti di immobilizzazione dell’articolazione interessata.
Sono classificate in ortesi di tronco, di arto superiore e di arto inferiore, tale classificazione è dettata in base a dove è situata la parte del corpo coinvolta nello stato di necessità dell’ausilio.
Per quanto concerne l’arto inferiore, ad esso è associata un’ulteriore settorializzazione: con FO (foot orthosis) che interessano solo il piede ed è il caso dei plantari, con AFO (ankle foot orthosis) quindi le ortesi fino alla tibio tarsica, KAFO (knee ankle foot orthosis) fino al ginocchio e HKAFO (hip knee ankle foot orthosis) comprendente anche l’anca.
Nel video vi presentiamo un articolo estremamente innovativo, con finalità di beneficio fisico vista la conclamata possibilità di movimento assistito per i bambini con limitazioni motorie, nonché di diffusione di valori e condizioni che auspicano alla partecipazione e all’inclusione.
L’utilizzo di upsee e dei componenti che lo formano è molto intuibile, semplice, inoltre è un progetto nato per assicurare comodità e facilità del trasporto dello stesso: la cintura per adulto garantisce affidabilità e sicurezza nella guida del bambino; essendo disponibile la classica gamma di taglie, l’imbragatura è ottimizzata in base alla corporatura, alle misure ed all’età del bambino; i sandali si adattano ai piedi del bambino e, grazie al tuo aiuto imprescindibile, inizierà ad assumere una posizione eretta, incomincerà a compiere i primi passi, riuscirà ad intraprendere quel percorso di infanzia fatto di giochi, passeggiate e allegria che fino a quel momento non era completo.
Dal canto nostro, avremmo voluto mostrarvi i preziosi sorrisi di questo bambino appartenente alla fascia di età precedente e dei suoi genitori, i loro occhi emozionati ed increduli.
Tutto ciò che hai sempre sperato lo trovi ad un impercettibile passo da te.
Ecco il potere dell’immaginazione. Ma se non fosse solo immaginazione? Se fosse vero e tangibile ed emotivamente inspiegabile? Se fossimo in grado di tramutare un pensiero in forma concreta?
L’emozione dei genitori nel vedere in piedi il proprio bambino per la prima volta apre le porte a tante opportunità da cogliere, a tante avventure ed esperienze rese possibili: sarà diverso fare delle passeggiate con la mamma, sarà diverso giocare a calcio insieme ai propri amici con l’aiuto di papà, sarà diverso andare al compleanno del compagno di classe più affezionato.
Sono per tutti momenti indelebili…e per un bambino con disabilità non è diverso.
Sarà indelebile percepire l’ebbrezza del suo corpo in movimento, la libertà di sentirsi protetto e guidato dalle figure a lui più care, la certezza di averti come una sua ombra, sempre lì al suo fianco.