Buongiorno lettori, oggi vogliamo presentarvi un prodotto della Linea Ortho della Dr. Gibaud: si tratta di un dispositivo medico, un tutore che riesce a limitare i movimenti del polso. L’articolo fornisce l’immobilizzazione grazie alla presenza di una stecca palmare rigida modellabile, due stecche dorsali e quattro cinghie di regolazione la cui cooperazione apporta il comfort necessario, l’adatta ergonomia nonché la propensione verso un posizionamento molto semplice del braccio così da non arrecare fastidio…
Come si indossa? Il tutore và indossato come un guanto. Sincerarsi che la stecca palmare sia in asse con l’avambraccio e stringere e regolare le cinghie (che tra l’altro possono essere tagliate in base alle proprie necessità) così da ricevere il giusto sostegno rigido ma senza intaccare il lato confortevole del prodotto.
OTR Ortopedia consiglia l’ausilio di un tutore polso al fine di limitare il più possibile i vari movimenti dello stesso! Vediamo insieme in quali situazioni può essere indicato l’utilizzo…!
Sindrome del Tunnel Carpale
La Sindrome del Tunnel Carpale è una patologia molto comune, diffusa e conosciuta, che causa dolore al polso, solitamente anche formicolio alle mani e tende a formarsi per via di determinate abitudini, del reiterato utilizzo del polso, di alcuni movimenti che vengono effettuati.
Si tratta di una neuropatia, che consiste nella compressione di un nervo. La compressione di un nervo può avvenire anche in altre parti del corpo, è il caso del Neurema di Morton, del tunnel tarsale e radiale.
Cos’è il tunnel carpale? Come anticipa la definizione stessa, il tunnel carpale diciamo che è un tunnel, una specie di arco che nasce tra il polso e il palmo della mano da cui passano nove tendini ed un nervo, denominato nervo mediano che dall’ascella si estende fino alle dita della mano. Il nervo mediano garantisce una funzionalità sia sensitiva che motoria, dal momento che permette il movimento delle dita.
Questo spazio è molto stretto ed anche una piccolissima variazione o un banale movimento più brusco può rendere quella superficie labile causando la compressione del nervo per via della pressione del tunnel in aumento, un consequenziale diminuire del flusso sanguigno che apporta una limitazione del flusso sanguigno.
Distorsioni e stiramenti
Cos’è la distorsione? la distorsione consiste in un danneggiamento di un’articolazione a causa di un trauma oppure una rottura dei legamenti per via di movimenti bruschi di torsione e rotazione. Spesso avviene nel corso di attività sportive o a lavoro e frequentemente vengono colpiti la caviglia, il ginocchio e la spalla.
Possiamo riconoscere tre gradi esistenti di distorsione: 1) quando non c’è effettivamente distorsione, ma solo lo stiramento; 2) quando i legamenti si rompono in modo parziale o totale ma l’articolazione risulta essere ancora stabile; 3) quando i legamenti si rompono generando però l’instabilità dell’articolazione è maggiormente marcata in quanto le due parti risultano essere troppo lontane (ciò che accade in particolare nel ginocchio).
Mancanza di funzionalità del ginocchio, dolore, qualora fossero presenti rotture di vasi sanguigni potremmo trovarci di fronte a tumefazione edematosa e/o emorragica, sensazione di calore avvertito nella zona interessata.
Mentre la distorsione è un danneggiamento dei legamenti, lo stiramento è un danneggiamento che subisce un muscolo a causa di sforzi fisici che portano alla distensione ed alla lacerazione delle fibre, che provoca la perdita della funzione contrattile.
Accade soprattutto con i muscoli della schiena, della gamba, per traumi sportivi o sollevamento di un peso eccessivo. Gli strappi muscolari possono essere classificati in questo modo: 1) vengono sfoltite poche fibre, quindi il danno è lieve e il muscolo mantiene la sua funzione contrattile nonostante sia dolorante e gonfio; 2) il danneggiamento è maggiore, sono colpite più fibre, sono presenti dolore, gonfiore, c’è una sostanziale perdita di forza, lividi e rossori nella suddetta zona; 3) le fibre sono lacerate nella totalità, vi è una completa perdita di forza, gonfiore e lividi.
Tendinopatia del polso
La tendinopatia del polso, definita anche tendinite o tenosinovite del polso è una condizione infiammatoria che colpisce i tendini passanti per il polso e le guaine sinoviali che li avvolgono. A volte è un processo degenerativo e dipende da una pluralità di cause come per esempio la conformazione anatomica del polso, movimenti reiterati nel tempo effettuati dalla mano ed includendo il polso, la presenza di una malattia reumatica, sovraccarichi funzionali improvvisi.
La tendinite innesca il dolore e questa sensazione porta all’infiammazione.
Artriti
Le artriti sono infiammazioni croniche delle articolazioni. Tali infiammazioni derivano da cause sconosciute ma possono causare una pesante e consistente deformazione delle articolazioni che spegne la capacità di compiere i compiti quotidiani più semplici.
I sintomi principali dell’artrite sono dolore, gonfiore, rossore e rigidità delle articolazioni. Oltre a questo, in base al tipo di artrite, c’è la possibilità che appaiono altri sintomi quali per esempio febbre e “tofi”, che corrispondono a delle vere e proprie tumefazioni.
Fase successiva alla dismissione del gesso
In seguito ad una frattura ossea, per ovvi motivi, viene utilizzato il gesso: il supporto più efficace grazie alla propria rigidità che riesce ad apportare un elevato sostegno e ad immobilizzare la parte del corpo danneggiata così da avviare il processo di guarigione del tessuto il quale, qualora gli fosse concesso il movimento, non sarebbepossibile avviare e sarebbe presente una difficoltà seria nel corretto riallineamento delle ossa danneggiate.
Al contempo il gesso provoca, quando lo indossiamo, l’immobilizzazione dell’arto interessato quindi anche una sorta di dimenticanza da parte del cervello di come si muove il braccio, la gamba, e via discorrendo… ecco il motivo per il quale è utile nonché di fondamentale importanza la fisioterapia: così da recuperare durante il processo di riabilitazione la forza, il tono muscolare e la piena mobilità dell’articolazione in questione.
Borsiti
Cosa sono le borse? Le borse costituiscono delle piccole sacche ripiene di liquido, esse sono poste tra due tendini oppure tra tendine e pelle, fungono da protezione delle strutture sottostanti, così da evitare eventuali sollecitazioni. Le borse sono presenti in più parti del corpo, ma le più importanti sono presenti in determinati punti strategici quali per esempio il ginocchio, l’anca, la spalla, costituiscono una sorta di cuscinetti di liquido che migliorano i carichi e la pressione in generale su tutto l’arto e grazie alla loro presenza i tendini non sfregano con le ossa.
Le borsiti costituiscono l’infiammazione delle borse. Esse figurano in due gruppi: quelle infiammatorie, come la borsite da sfregamento, la borsite chimica e quella settica, e quelle emorragiche causate da cadute o incidenti
Altre lesioni dei tessuti molli
Con la terminologia “tessuti molli” si intende a livello medico tutto ciò che non possiede la medesima densità dell’osso. La fisioterapia nel danneggiamento dei tessuti molli è sicuramente un plus non indifferente che riduce l’infiammazione, accelera la fase di guarigione, scongiura una delle conseguenze più marcate quali la rigidità delle articolazioni o la tensione muscolare e riduce il dolore