Vi presentiamo la sezione cucito dei nostri laboratori, vi mostriamo le mani della nostra capace orlatrice, della nostra preparata sarta alle prese con i processi che tecnicamente vengono definiti “scarnitura” e “giuntatura”, le fasi che susseguono quella dell’incisione e del taglio della pelle.
Far scorrere i bordi della tomaia nella nostra tradizionale smussatrice/scarnitrice, permette la loro “bisellatura” così da apportare una riduzione allo spessore degli stessi. Rendere la pelle (o altro materiale di cui si usufruisce per la composizione della tomaia e della fodera) più sottile è un processo essenziale in quanto in caso contrario l’eccessiva grandezza del cuoio potrebbe compromettere la comodità e la vestibilità della scarpa.
Tra l’altro è necessario considerare e vagliare ogni piccolo millimetro in quanto ogni parte deve essere della stessa dimensione, del medesimo spessore, per poi essere preparati al loro assemblaggio.
Lo sapevi che statisticamente il numero di procedimenti che vengono messi in atto per plasmare una scarpa è pari a circa 200 operazioni?? Un lavoro artigianale compiuto ad hoc, un lavoro composto da passaggi che talvolta hanno l’obbligo di ripetersi!!! Chiaramente leggendo non si possono percepire in modo netto le ore ed ore di lavoro intervallati e dilatati nel corso di più giorni, non lasciatevi ingannare dai tagli nel video!!! Per noi è estremamente soddisfacente raggiungere la consapevolezza che le scarpe su misura indossate dai nostri clienti siano frutto di considerevoli movimenti artigianali effettuati a più mani che vanno ad intrecciarsi abilmente tra loro, dalla scelta dei materiali, del tipo di pelli da adoperare alla rifinitura finale, e chi compie tali movimenti deve chiaramente metterci del suo. Riflettevamo appunto sulle doti innate di ogni nostro dipendente: la meticolosità, l’attenzione, la precisione, la pazienza, l’accortezza volte ed affinate appunto per assicurare il prodotto finito ideale.