Cosa vuol dire essere anziani? Oggi abbiamo deciso di procedere con la stesura di quest’articolo partendo da una riflessione consueta ma talvolta al contempo sottovalutata che raggruppa una categoria che ci sta molto a cuore: numerosi sono infatti gli ausili che disponiamo al fine di garantire un miglioramento della qualità della loro vita nonché una maggiore indipendenza. Nello scorrere nostalgico e reiterato di ricordi, esperienze e racconti di un valore inestimabile, i nostri nonni, la loro brillante mente e il loro corpo un tempo propenso ad un portamento più vivace, accusano stanchezza, incorrono ad un deterioramento degli arti inferiori proprio a causa del processo di invecchiamento, le gambe iniziano a cedere.
Per eludere questa condizione e promettere una parvenza di indipendenza maggiore, alcuni articoli richiesti con ingente frequenza (non solo per gli anziani, ma anche per rimettersi in moto in seguito ad un intervento che ha causato un lungo periodo di immobilizzazione) sono i deambulatori, presenti presso i nostri punti vendita in diverse tipologie.
Molti anziani sono perfettamente consapevoli della loro condizione ma, percependo la vita frenetica tra quotidianità e lavoro intrapresa dai propri cari, tendono ad ignorarla in quanto si auto-considerano un peso, un carico, in più non vogliono rinunciare (comprensibilmente) a quel velo di indipendenza personale raggiunta e poco facilmente accettano il dover abbracciare l’idea di necessitare dell’aiuto altrui.
Tra i tanti modelli (come per esempio quello che appare nella foto), oggi vorremmo trattare di un altro modello in particolare: il deambulatore ascellare, il quale, come suggerisce la terminologia stessa utilizzata per definirlo, possiede due prolungamenti laterali che consentono interamente l’appoggio ed il supporto alla parte superiore del corpo in quanto su di essi vengono fatte adagiare le ascelle e gli avambracci sulle altre parti della struttura in acciaio, tali prolungamenti sono regolarizzabili in relazione ad ogni corporatura, quindi facilmente adattabili ad esse.
Mentre per l’uso degli altri deambulatori, definiamoli tradizionali, il peso “grava” in un certo senso sulle braccia e sui polsi (anche se non si può parlare propriamente di “gravare” dal momento che alcuni di essi possiedono anche apposite rotelline che rappresentano un aiuto ulteriore nel bilanciamento del peso), nel suddetto caso non accade in quanto consente un corretto sostegno del tronco, il peso grava sulla struttura e ciò viene facilitato dal cosiddetto appoggio antibrachiale, che possiedono delle imbottiture per assicurare comodità. Tale deambulatore risulta essere un’ottima risorsa per coloro che soffrono anche di altri problemi che rendono il proprio sostegno alquanto precario, difficoltà derivanti per esempio da artrite, da fratture, da altri tipi di dolori collegati ad eventuali traumi che non consentono integralmente l’impiego del deambulatore.
Le ruote piroettanti collaborano nella spinta e nell’esecuzione dei passi, veicolati e ben calibrati anche dalla presenza dei freni, i quali apportano una certa sicurezza nonostante le estreme problematiche legate alle diverse corporature ed allo status salutare differente.
Un fattore episodico sottolineato, che in un certo qual modo può essere considerato l’unico elemento di intralcio, è l’impossibilità di esecuzione in spazi ridotti, viste le conclamate dimensioni ingombranti dell’oggetto stesso, ecco perché si può optare per quello pieghevole: l’opzione valida di poterlo sistemare in casa o chiuderlo su se stesso nel cofano e di riprenderlo all’occorrenza per fare una passeggiata all’aperto è sicuramente una proposta allentante ed un’efficace alternativa.